Avvocato Brescia - Avv. Antonello Calabria

Avvocati a Brescia

Avvocato Antonello Calabria - BresciaCHI SONO
Sono un avvocato civilista. Ricevo a Brescia, Ospitaletto ed Erbusco, ma fornisco anche consulenze a distanza.
Per consigli su come scegliere il tuo avvocato tra i tanti di Brescia, continua a leggere.
Applicando i giusti criteri, si può fare una scelta consapevole.

Se sei arrivato in questa pagina è perché hai un problema da risolvere, pensi che ti occorra un avvocato, possibilmente a Brescia, e quindi stai girovagando su internet alla ricerca della persona giusta.

Immagino che a questo punto sarai un pò confuso: e in effetti non è affatto facile orientarsi nella moltitudine di nomi che appaiono sul motore di ricerca cercando un avvocato a Brescia.

Il fatto è che, a Brescia come nel resto d'Italia, di avvocati ce ne sono tanti, forse troppi: la Provincia di Brescia ne conta circa 2.000, a fronte di un totale di circa 1.200.000 abitanti.

In pratica, se abiti in un comune della Provincia con 6.000 abitanti, ci sono 10 avvocati tra cui scegliere, mentre a Brescia (che ha 200.000 abitanti) gli avvocati a disposizione sono più di 300!!

Avvovato a Brescia

 

Ma se avrai la pazienza di proseguire nella lettura, individuerò dei criteri sulla base dei quali, a mio avviso, è possibile scegliere in modo consapevole il proprio avvocato tra i tanti operanti a Brescia.

E questo non necessariamente per convincerti a rivolgerti a me: io ti proporrò semplicemente dei fattori utili per la scelta, sarai poi tu a valutare l'esito della loro applicazione al tuo caso.

Ma andiamo subito al sodo: come si sceglie l’avvocato?

Come scegliere il tuo avvocato tra i tanti disponibili a Brescia?

Di fronte al numero enorme di avvocati a disposizione a Brescia, penso che possa essere utile applicare dei criteri oggettivi di selezione per ridurre man mano la rosa dei professionisti fino ad individuare quello o quelli con cui fissare un primo incontro conoscitivo; personalmente, consiglio di incontrare almeno un paio di professionisti per un confronto diretto.

Ebbene, a mio avviso i fattori decisivi da prendere in considerazione sono i seguenti:

1) la competenza: intesa non tanto e non solo come conoscenza della materia (che può essere anche solo teorica), ma come effettiva attività nel settore;

2) la trasparenza: fondamentale per un’effettiva tutela del cliente, perché si traduce nella garanzia di sentirsi dire come veramente stanno le cose, e non ciò che conviene;

3) la capacità di adattarsi: cioè la capacità di capire “le carte” che si hanno in mano e fare il meglio con quelle, adattando la propria “strategia” a seconda dei casi;

4) la cura nell’aggiornare il cliente: da non sottovalutare soprattutto se si teme che la questione da sottoporre all’avvocato possa destare preoccupazioni e ansie;

5) la chiarezza sul compenso: che passa dall’indicazione di tutte le strade possibili e dei relativi costi, e non solo di quella “più remunerativa” per il professionista.

Ma entriamo nel merito di ciascun requisito.

Avvocato competente in che senso?

Il requisito della “competenza” dell'avvocato sembra riferirsi alla pura e semplice conoscenza della materia di interesse.

In realtà non è così.

Ciò che rileva è l'attività che l'avvocato svolge in concreto.

E questo essenzialmente per due ragioni:

1) la conoscenza del diritto non è una prerogativa dell’avvocato, anzi nell’“era di internet” chiunque può avere accesso alle medesime informazioni on line;

2) nell’attività dell’avvocato, l’esperienza pratica con riferimento ad un determinato settore ed anche un certo luogo può avere una rilevanza decisiva.

Soffermiamoci su questo secondo aspetto.

Perché è importante che un avvocato abbia “esperienza pratica” con riferimento alla materia di tuo interesse?

È solo perché con l’esercizio si migliora e ci si perfeziona? No, c’è qualcosa di più.

Il fatto è che solo la conoscenza degli “aspetti pratici” connessi ad una determinata vicenda può garantire una valutazione davvero completa di tale vicenda.

Voglio dire: ti accontenteresti di sapere che in base “alla legge” il caso dovrebbe avere un determinato esito, o vorresti conoscere quale sarà davvero l’esito secondo l’avvocato?

Ecco dunque che l’avvocato può ritenersi realmente competente non solo se conosce le norme da applicare alla vicenda, ma anche se - sulla base dell’esperienza praticata in una certa materia e in un determinato luogo - sa valutare una vicenda tenendo conto non solo del contenuto delle norme, ma anche di una serie di fattori “umani” che possono essere anche decisivi.

Faccio qualche esempio.

1) Di fronte ad una proposta di accordo, bisognerà tenere in considerazione soltanto il contenuto delle norme, oppure occorrerà tenere conto anche di altri aspetti come i tempi necessari per ottenere un provvedimento favorevole e per darvi esecuzione? E perché no, anche dello stato d’animo del cliente di fronte all’eventualità di una causa di diversi anni?

2) Quando l’avvocato redige un atto, si deve preoccupare solo di “scrivere tutto”, oppure dovrà anche tenere conto del fatto che i giudici hanno tante cause da visionare ed è quindi necessario esprimersi in modo efficace e sintetico, così da tenere desta l’attenzione del singolo giudice che quel giorno probabilmente leggerà altre decine di atti?

Avvocato competente - Brescia

 

Credo che le risposte a questi quesiti siano evidenti: di qui l’importanza del requisito della competenza dell’avvocato nel senso sopra indicato.

Ma una volta capito in che cosa consiste il criterio della competenza, come si fa a valutarlo?

Come si capisce se l'avvocato è competente?

È chiaro che chi si rivolge all’avvocato non ha certo le conoscenze per capire se è preparato.

Ma in questa valutazione è di grande aiuto il fatto che, come visto, non occorre valutare tanto le conoscenze tecniche dell’avvocato, ma piuttosto le materie di cui egli si occupa concretamente.

A tal fine, indico dei quesiti utili da sottoporre al professionista:

1) Si occupa di diritto civile o di diritto penale?

Stabilito se la tua vicenda richiede un avvocato civilista o penalista, un buon punto di partenza può essere cercare un avvocato che si occupi esclusivamente di diritto civile o di diritto penale, perché è improbabile che un professionista possa essere ugualmente abituato ad operare in entrambi i settori, sempre più complessi e tecnici.

2) Nell’ambito del diritto civile o penale, qual è la materia prevalente?

Sia il diritto civile che il diritto penale in realtà comprendono un’enorme varietà di materie e settori, tra cui l’avvocato avrà sicuramente delle attività prevalenti, specie considerando che le norme diventano sempre più settoriali e pertanto richiedono da parte del professionista una preparazione sempre più “specialistica”.

3) All’interno della materia di interesse, mi può fare un esempio di un caso trattato?

È importante formulare tale domanda non tanto perché ci debba essere “somiglianza” con tuo caso, ma perché in questo modo avrai la possibilità di capire come l’avvocato affronta il singolo caso, e così verificare la sua capacità di tener conto dei fattori “umani”.

So che è difficile calare questi suggerimenti nella realtà.

L'avvocato che fa al caso tuo

 

Provo quindi a rispondere ai quesiti con riferimento al mio caso, in modo che tu possa, da un lato eventualmente escludermi se non mi occupo del settore di tuo interesse, dall’altro avere un esempio di come i quesiti sopra indicati possono essere declinati in concreto.

Dunque, cercando di essere più sintetico possibile, posso dire che:

1) io mi occupo esclusivamente di diritto civile; non tratto né il diritto penale, né altri diritti “settoriali”, quali il diritto del lavoro, il diritto tributario ed il diritto amministrativo;

2) nell’ambito del diritto civile, mi occupo esclusivamente delle seguenti materie: Diritto delle Obbligazioni e dei Contratti; Diritto Commerciale e Fallimentare; Diritto di Famiglia e delle Successioni; Diritto della Persona (tutore, curatore, amministratore di sostegno); Risarcimento dei Danni per Sinistri; Diritto Immobiliare, Condominiale e delle Locazioni; Recupero Crediti; Consulenza Stragiudiziale; se ti interessa approfondire il significato di queste nozioni vai alla pagina “In cosa possa aiutarti”; non mi dilungo qui per comodità;

3) per quanto riguarda il modo in cui affronto i singoli casi, ovviamente non posso approfondire qui il discorso per non appesantire troppo il ragionamento, ma:

  a) nella pagina “Alcuni casi trattati”, fornisco qualche esempio di come ho affrontato delle specifiche vicende, riportando peraltro anche la valutazione dei clienti;

  b) nella pagina “FAQ”, rispondo brevemente ad una serie di possibili “quesiti pratici”, anche sulla base della mia esperienza concreta con riferimento a ciascuno di essi.

Esaurito il discorso sulla competenza, veniamo al requisito della trasparenza, la cui importanza non deve essere sottovalutata, trattandosi anzi a mio avviso di uno dei fattori decisivi.

Perchè l'avvocato dev'essere trasparente?

Essere trasparente per l’avvocato non è la strada più semplice.

Capita spesso, infatti, che il cliente si presenti all’avvocato già convinto di quale debba essere la migliore strategia processuale per la propria tutela.

In un caso del genere perché rischiare di incrinare il rapporto con il cliente?

È senza dubbio più semplice assecondarlo.

Avvocato Brescia - L'importanza della trasparenza

 

Per di più, detto francamente, per l’avvocato non è conveniente.

Perché spesso, ad esempio, la soluzione migliore non è fare causa, ma trovare un accordo stragiudiziale, e con un accordo qualsiasi avvocato guadagna molto meno che con le cause.

Ma l’avvocato, per potersi definire tale, non può fare altrimenti!

Si tratta infatti di un requisito fondamentale affinché il suo rapporto con il cliente possa davvero tradursi in una effettiva tutela.

Del resto, cosa giova DAVVERO al cliente?

Che l’avvocato gli garantisca la vittoria per qualsiasi iniziativa richiesta, anche se non ne ricorrono le condizioni? Oppure che il legale lo informi di ciascun passaggio decidendo con lui di volta in volta quale strada intraprendere?

A mio avviso, il cliente è veramente tutelato se al termine del lavoro sa esattamente cosa c’era su un piatto e sull’altro della bilancia e, a prescindere dall’esito della vicenda, sa di aver fatto insieme all'avvocato la scelta migliore PER LUI.

Non arrabbiarti, quindi, se l’avvocato ti dirà: “questa cosa non si può fare!!”. Ringrazialo, anzi, e apprezza la sua sincerità: è così che farà veramente i tuoi interessi!

Inutile dire che il requisito della trasparenza può essere accertato solo parlando di persona con il professionista, verificando la franchezza con cui viene espresso il suo parere.

Passiamo quindi al requisito che ho definito come “capacità di adattarsi”.

Avvocato lei sa "adattarsi"?

Molti pensano che la bravura dell’avvocato passi dalla sua spregiudicatezza.

Abbiamo tutti in mente le immagini dei film americani, in cui l’avvocato più bravo è quello più aggressivo, più rapido a parlare, privo di scrupoli.

L'avvocato e la capacità di adattarsi

 

A mio parere è una convinzione sbagliata; e forse anche pericolosa. Perché non sempre essere aggressivi e agguerriti è la scelta giusta.

Io sinceramente ritengo che un avvocato si possa considerare “bravo”, quando, negli interessi del proprio cliente, è capace ad “adattarsi”.

Questo significa che deve capire “le carte che ha in mano” e adattare la propria “strategia”, senza intestardirsi su obiettivi gloriosi, ma improbabili.

Per “carte” intendo ad esempio i dettagli della vicenda che gli è stata sottoposta o le eventuali prove di cui può effettivamente disporre per dimostrare in causa ciò che il cliente afferma.

E in base a tali elementi deve valutare se è più opportuno essere aggressivi o “accomodanti”, perché a volte strappare un buon accordo è il massimo possibile con le “carte” che si hanno.

E come si fa a capire se un avvocato sa adattarsi?

A mio parere lo si capisce dal suo percorso di studi, dalle sue scelte lavorative e dalla sua propensione all’aggiornamento professionale.

Insomma, bisognerà guardare nel “curriculum vitae” del professionista, per cercare degli elementi che facciano capire che si tratta di una persona votata al continuo confronto, al mettersi in discussione, al non considerarsi mai “arrivato”.

Per quel che mi riguarda, quello che posso fare è dire brevemente qualcosa su di me, evitando di “pompare” artificiosamente i fatti, ma limitandomi ai dati oggettivi.
Sarai poi tu a valutare se in quello che racconto ci sono le tracce della capacità che ho descritto.

Ebbene, riassumendo, in merito al mio periodo di formazione, posso dire che:

1. Mi sono laureato in giurisprudenza a Brescia con il voto di 110/110 e lode, vincendo una borsa di studio per preparare la mia tesi all’estero, e precisamente a Bruxelles, nella biblioteca della Commissione Europea dove ho trascorso un periodo di tre mesi.

2. Dopo la laurea, ho svolto un periodo di praticantato della durata di sei mesi, affiancando un giudice della Corte d’Appello di Brescia, allo scopo di conoscere il funzionamento della “macchina giudiziaria dall’interno”, cioè per vedere come lavorano concretamente i giudici.

3. Ho poi cominciato a lavorare come praticante avvocato all’interno di uno studio legale associato, e precisamente lo Studio Legale Gorio - Minervini & Associati, tra più noti a Brescia, dove tutt’ora esercito, avvalendomi delle strutture comuni, ma in autonomia.

La ragione per la quale ho scelto di rimanere, anche dopo essere diventato avvocato, nell’ambito di una realtà ampia e strutturata (con ben 15 avvocati e 7 impiegate) è presto detta.

In questo modo posso contare:

1. su colleghi preparati e competenti con cui confrontarmi quotidianamente, affrontando con loro casi in vari ambiti del diritto civile, in una continua occasione di crescita;

2. su impiegate con grande esperienza che sanno come muoversi negli uffici del Palazzo di Giustizia di Brescia, cosa tutt’altro che scontata nella complessa realtà burocratica.

Ovviamente la mia formazione non si è fermata con la laurea, con un lavoro come quello dell’avvocato questo non è possibile.

Ho quindi frequentato diversi corsi di aggiornamento e perfezionamento, tra cui:

1. un corso di perfezionamento della durata di sei mesi presso la “School of Management” dell’Università di Bergamo, con specifico riferimento al diritto commerciale;

2. un corso di perfezionamento della durata di tre mesi presso l’Università di Milano, con la collaborazione di colleghi del foro di Milano, relativo alla redazione dei contratti;

3. un convegno organizzato con il patrocinio dell’Osservatorio sul Diritto di Famiglia sezione di Brescia avente ad oggetto la delicata questione del rapporto tra la difesa legale e la mediazione familiare in caso di separazione e divorzio, specialmente con figli.

Ovviamente, la formazione continuerà anche in futuro perché la ritengo un pilastro fondamentale della professione: ogni avvocato, a Brescia come altrove, è obbligato a studiare per tutta la vita!!  

Avvocati a Brescia

 

Veniamo ora ad un altro importante requisito, e cioè la capacità di aggiornare il cliente.

Avvocato, ci sono novità?

Apparentemente, il fatto che un avvocato debba aggiornare il cliente può sembrare una banalità.
Ma se si cala questo principio nella pratica le cose diventano meno facili e scontate.

Mi spiego: se l’evoluzione di una causa passa attraverso l’esame di una questione molto tecnica, che sarebbe difficile spiegare al cliente, come si fa ad aggiornarlo?

Il punto è proprio questo.

Bisogna avere la capacità (e il tempo) di “tradurre” quello che sta accadendo in termini che anche il cliente possa capire.

E un’estrema chiarezza in proposito è fondamentale per non far sentire il cliente smarrito di fronte a termini complessi, che lo lascerebbero più confuso di prima.

Per quanto mi riguarda, l’aggiornamento del cliente è una delle attività più importanti, e quindi una di quelle a cui dedico più tempo.
Ovviamente, tutto questo dovrà essere fatto in modo trasparente, quindi senza nascondere se le cose non stanno andando nel verso giusto, ma anzi segnalando eventuali difficoltà per valutare insieme se cambiare eventualmente strategia.

Veniamo infine alla nota dolente, e cioè il compenso.

Avvocato! Ma quanto mi costa?

Non mi sembra opportuno rispondere a questa domanda pubblicando una “tabella” indicante i servizi e i relativi prezzi, come un qualsiasi altro “prodotto” sul mercato.

Non perché abbia qualcosa da nascondere, ma perché ritengo che una tabella del genere non sarebbe precisa: preferisco determinare il compenso sulla base della singola vicenda.

Penso infatti che possa essere molto più vantaggioso per il cliente ricevere un preventivo personalizzato, sicuramente più affidabile, e forse anche inferiore, rispetto ad uno a “forfait”.

A tal fine, personalmente ritengo doveroso garantire a chi fosse interessato un incontro gratuito per fornire un parere in merito alle strade percorribili, alle possibilità di successo ed ai possibili costi di ciascuna delle alternative presentate, quindi anche in relazione al compenso.

In altre parole:
1) ci incontriamo nel mio studio su appuntamento e mi spieghi la tua vicenda;
2) io ti dico quali sono secondo me le possibili strade, i rischi e i costi, specificandoti quale potrebbe essere il mio compenso per ciascuna ipotesi;
3) se la mia proposta non ti convince, nessun problema: non mi dovrai nulla.

Se vuoi provare a fissare un appuntamento senza alcun impegno, vai alla pagina “Come contattarmi”; salvo imprevisti, risponderò alla tua richiesta di appuntamento entro 24 ore.

Se invece farai scelte diverse, buona fortuna! Mi fa comunque piacere se ti sono stato utile.
Se ti sei perso non preoccuparti, cerco di riassumere, in breve, ciò che offro, vista la mole di cose scritte, in modo da consentirti di valutare se posso essere la persona giusta per te.

IN CONCLUSIONE: COSA OFFRO A CHI CERCA UN AVVOCATO A BRESCIA?

Quello che in definitiva ritengo di poter offrire a chi cerca un avvocato a Brescia è questo:

1) la necessaria competenza nei settori indicati, senza pretesa di invasioni di campo;

2) l’assoluto rispetto del dovere deontologico di essere completamente trasparente;

3) il desiderio di continuare a migliorare, nella consapevolezza che la nostra professione passa da un continuo allenamento e dalla costante capacità di mettersi in discussione;

4) tutto l’impegno possibile per la fondamentale attività di aggiornamento del cliente;

5) un incontro senza impegno e completamente gratuito per fornirti una mia opinione sulla vicenda ed un preventivo personalizzato per ciascuna delle possibili strade.

Insomma, puoi stare tranquillo, perché:

1) non mi spaccerò per esperto in qualcosa di cui non so nulla;

2) stai certo che ti dirò come stanno le cose, anche a costo di deluderti e farti arrabbiare!;

3) non mi sentirò mai “arrivato”, accontentandomi di quello che già so;

4) non ti riempirò di paroloni incomprensibili, ma cercherò di informarti in modo chiaro;

5) non avrai brutte sorprese dopo il primo incontro: non ti chiederò alcun compenso.

 

Scopri IN COSA POSSO ESSERTI UTILE!

Avvocato Brescia - costi 
 

 


Avv. Antonello Calabria presso Studio Legale Gorio Minervini & Associati - Avvocati a Brescia - Via Moretto, 67 - 25121 Brescia - Tel. 320 0940484